Enti Promotori
Costituito nel febbraio del 1953, il Bergamo Host fu il primo Lions Club della provincia e il quinto in Italia. Conta
65 iscritti e rappresenta l’eccellenza del lionismo italiano.
Il club per 70 anni si è adoperato per la conservazione del patrimonio storico-artistico; impegno sociale e rapporti
internazionali sono stati i capisaldi della sua attività, concretizzati in iniziative denominate “service” a favore della
cultura e della Comunità.
Quello relativo ad ArteImpresa è uno tra i service che, da più lungo tempo, in ordine cronologico, viene portato
avanti dal nostro Club e rappresenta una realtà importante e in continua evoluzione, poiché richiede costante
coinvolgimento e impegno. È un servizio alla comunità bergamasca e a una delle sue più importanti istituzioni,
come la Scuola di Pittura dell’Accademia G. Carrara. Questo impegno rappresenta infine un servizio per i giovani
artisti, ai quali viene offerta l’occasione per esprimersi con materiali e strumenti nuovi, di ricevere premi e
presentarsi ad un vasto pubblico.
Altri importanti service del Lions Club Bergamo Host relativi al mondo dell’arte sono stati: il restauro di affreschi
(San Michele al Pozzo Bianco, 1982, e Chiesa di Santa Grata, nel monastero benedettino di via Arena, in Città
Alta), il recupero di monumenti (le Polveriere delle Mura Venete, concluso nell’87), la ristampa di un manoscritto
del Cinquecento (“I dogi di Venezia”: 100 dogi effigiati con i loro stemmi a colori), la mostra di disegni di Trento
Longaretti presso il Chiostro di San Francesco in Città Alta nel 2006, Bergamo per New Orleans (2005), un
Incontro divulgativo incentrato sulle figure dei Papi lombardi raccontato dal cardinal Re e da Monsignor Bonicelli
(2013), un service in collaborazione con l’Unibg di Bergamo denominato “service per il lavoro”, finalizzato a
reinserire persone in stato di fragilità (2015), Il Premio della Bontà (istituito nel 1983) con cui ogni anno si
premiano persone che, in silenzio, hanno aiutato il prossimo, Il sostegno all’opera di Marcello Candia, in Brasile,
l’impegno a favore dei non vedenti (addestramento cani guida, il “libro parlato”, la tastiera Braille e la campagna
“Sight First 2” a favore della cecità curabile e un grande impegno nella Raccolta degli Occhiali Usati che ci
colloca cime il Club più attivo in Italia, la raccolta di fondi per popolazioni colpite da calamità, in Italia (Val
Brembana, Valtellina) e all’estero (Louisiana per uragano Katrina, Kosovo, Ukraina), “Il Recupero Alimentare”
(2017) in occasione del Centenario, il nostro Club è stato promotore di questa importante iniziativa, oggi
sviluppatasi in un progetto di Rete nel Distretto 108Ib2, Viva la Vita Galà, con Robi Facchinetti che
accompagnava una sfilata di moda tenuta da modelle non vedenti (2011), l’operazione “Bergamo pulita è più
bella”, il sostegno ad un campo giovani, per favorire l’incontro e l’integrazione di culture e nazionalità diverse,
l’istituzione assieme ad altre Associazioni di un Bosco della Memoria, per ricordare chi ci ha lasciato durante il
Covid, una borsa di studio per un ricercatore dedicato allo studio del Diabete, la campagna informativa per i
giovani contro la droga e l’alcol, l’istituzione di borse di studio per studenti bergamaschi…
La novità della sesta edizione di ArteImpresa è l’istituzione di un premio speciale dedicato a Nino Zucchelli
– socio del club – che ha animato la vita culturale ed artistica, locale e nazionale, della seconda metà del 900.
Tra i numerosi incontri organizzati in oltre 70 anni di attività, quelli con i più rappresentativi esponenti della vita
sociale e culturale italiana.
Presidente del Lions Club Bergamo Host è la dott.ssa Aurora Minetti.
Il Lions Club Brescia Host viene fondato nel 1957 su iniziativa del Lions Club Bergamo Host.
La storia racconta che era il 1956 quando i cugini bergamaschi individuarono nel Professor Passerini la
persona più adatta a fondare insieme ad altri 24 soci fondatori il primo Club della Provincia di Brescia.
Nel tempo sono stati molti i soci illustri che si sono iscritti al Club bresciano, ma fra tutti ricordiamo il
Governatore della Banca d’Italia Guido Carli che fu socio dal 1961 al 1993.
Oggi il Club conta su circa 55 soci ed è il Club più importante della Provincia di Brescia.
Numerosissime le iniziative finalizzate ad aiutare il territorio bresciano promosse dal Club.
Fra tutte ricordiamo la donazione di 65.000 dollari fatta a giugno del 2022 al nuovo Dormitorio della
San Vincenzo finalizzata ad arredare una parte importante del Dormitorio stesso.
L’Accademia di belle arti G. Carrara è tra le più antiche accademie d’Italia. La sua origine risale all’anno 1794 quando il conte e collezionista Giacomo Carrara fonda la Scuola di pittura e la Pinacoteca – oggi rispettivamente Accademia di belle arti G. Carrara e Accademia Carrara – come parti integrate di un’unica istituzione, l’Accademia Carrara, che dona alla città di Bergamo nel 1796 con il suo lascito testamentario.
Gestita dal Comune di Bergamo dal 1958 e legalmente riconosciuta dal 1988, l’Accademia di belle arti G. Carrara è una istituzione pubblica di alta formazione artistica e fa parte del sistema AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica) del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Oggi l’Accademia raccoglie la ricca eredità del passato e la coniuga a una volontà innovativa che si propone di cogliere le profonde trasformazioni della cultura visuale contemporanea.
I corsi di diploma di primo e secondo livello dell’Accademia – in Pittura e in Nuove tecnologie per l’arte – condividono l’impostazione sperimentale, progettuale e cross-disciplinare del progetto formativo. L’obiettivo è sviluppare negli studenti l’attitudine alla sperimentazione, le capacità critico-teoriche e le competenze per affrontare la pluralità dei media e dei linguaggi che qualificano la ricerca creativa attuale. Gli studenti sono chiamati a dialogare con differenti ambiti culturali, sociali ed economici, per situare la propria ricerca al centro di una rete di stimoli e di istanze culturali.
L’attenzione allo sviluppo del percorso personale di ogni studente è il focus del progetto formativo. Le dimensioni contenute dell’Accademia favoriscono uno stretto e quotidiano dialogo tra gli studenti e i docenti che è alla base della crescita dell’istituzione e dei suoi programmi.
Artisti, critici d’arte e professionisti sono i docenti dell’Accademia, attivi a livello nazionale e internazionale. La loro ricerca artistica e teorica dà linfa ai programmi di studio. Procedure di valutazione continua del corpo docenti e dell’istituzione assicurano la cura della qualità dell’insegnamento e la capacità di aggiornamento costante dell’Accademia.
Con lo scopo di agevolare le scelte professionali, l’Accademia promuove i tirocini formativi, ad esempio presso aziende, studi fotografici e di comunicazione, laboratori di produzione video, studi d’artista, gallerie d’arte, musei, archivi. Altro filone di collegamento con il mondo del lavoro punta a creare connessioni e sinergie efficaci con il mondo dell’impresa e a stimolare occasioni di collaborazione con le industrie del territorio. In quest’ottica l’iniziativa ArteImpresa, rappresenta un prezioso laboratorio formativo per docenti e allievi dell’Accademia.
L’Accademia di Belle Arti LABA di Brescia guarda da sempre a un futuro consapevole dove cultura, qualità della formazione e attenzione per le nuove tecnologie costituiscono le risorse primarie. 20 anni di storia, 4000 studenti diplomati, 8 corsi triennali e 6 biennali, 3 campus a Brescia, 4 sedi in Italia: inserita nel comparto universitario come Istituto di Alta Formazione Artistica, LABA rilascia diplomi riconosciuti dal Ministero dell’Università della Ricerca e forma i professionisti creativi di domani grazie alla qualità della sua progettazione per il design di tutte le discipline creative, puntando sulla competenza specifica e sull’assoluta professionalità del corpo docente. La filosofia di LABA è da sempre rivolta alla stretta collaborazione tra allievi e docenti stessi, con l’obiettivo di sviluppare al meglio il talento e la creatività, anche attraverso esperienze che possano stimolare gli studenti umanamente, culturalmente e professionalmente. Per questo ha stretto un contatto diretto con il mondo dell’arte, dando loro la possibilità di esporre i propri lavori in spazi pubblici e privati. LABA è sensibile e recettiva rispetto alla contemporaneità ed è per questo che ospita frequentemente personalità influenti per narrare gli ultimi trend negli ambiti di riferimento: una ricerca culturale in continuo movimento, le cui parole d’ordine sono sostenibilità, innovazione, evoluzione (www.laba.edu).